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Superbonus 110% prorogato al 30 giugno 2022

Dopo mesi di incognite a riguardo, il Superbonus 110% sarà prorogato fino al 30 giugno 2022 e, per gli edifici che alla scadenza della proroga avranno concluso il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022. La parte di spesa sostenuta nel 2022 dovrà essere recuperata in 4 rate anziché in 5. Lo prevede l’emendamento alla Legge di Bilancio approvato ieri dalla Commissione Bilancio della Camera.

Nonostante il plauso e il sospiro di sollievo da parte di tutti i soggetti coinvolti, in primis i condomini stessi, evidenziamo come di consueto la galassia interpretativa insita nelle locuzioni utilizzate dal legislatore, ad esempio quante interpretazioni possono essere date a “conclusione del 60% dei lavori”.

  • completamento del 60% delle voci di capitolato;
  • oppure completamento delle opere per un costo del 60% sul totale;
  • nel caso di sforamento del preventivo, fa fede nel computo lo stesso o il consuntivo?

Attendiamo, come spesso nostro malgrado capita, delucidazioni nel merito.

Un importante aggiornamento riguarda poi l’inserimento delle spese per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche “anche ove effettuati in favore di persone di età superiore a 65 anni”, tra quelle che usufruiscono della detrazione al 110% con la condizione che gli stessi interventi siano preceduti o concomitanti agli interventi trainanti di efficientamento energetico per la climatizzazione invernale.

Infine risulta caduto il concetto tale per cui il tetto era considerato una superficie disperdente limitatamente al solo locale sottotetto (art.119 legge 34 comma 1 lettera a). L’eliminazione formale di tale vincolo fa si che il tetto diventi così (correttamente) parte dell’involucro in senso lato.

Studio Cerello & Chesini © 2020

Il nuovo bonus facciate

Considerazioni preliminari

Il 30 dicembre 2019 nella Gazzetta Ufficiale  del è stata pubblicata la legge 160 del 27 dicembre 2019 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”. Nel merito, il provvedimento introduce per il 2020 una detrazione del 90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (“bonus facciate” – art 1, commi 219-224). Il bonus consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone. Gli interventi che godono del beneficio riguardano esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.

Definizione di facciata

La facciata di un edificio è intesa come, l’insieme delle linee architettoniche e delle strutture ornamentali che lo caratterizzano. Sostanzialmente, è la superficie esterna verticale dello stabile che si affaccia sulla pubblica via e comprende elementi architettonici, come i cornicioni, le colonnine, i fregi e tutte quelle decorazioni che costituiscono ornamento all’edificio. La manutenzione della facciata del condominio è da considerarsi un intervento conservativo dello stabile (res condominiale), sia per ragioni di estetica che per il mantenimento in efficienza di quella parte dell’edificio che riguarda tutti i condòmini, compresi quelli dei piani interrati facenti parti dello stesso edificio.

Beneficiari del provvedimento

La detrazione sulle spese di ristrutturazione può essere beneficiata da tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che possiedono o detengono l’immobile. Oltre che dai proprietari, il Bonus può essere quindi richiesto da: nudi proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (usufruttuari, locatari o comodatari).

Pagamento delle opere

 Il pagamento delle spese detraibili, pena l’inammissibiltà al beneficio, dovrà essere disposto mediante bonifico bancario dal quale risulti: la causale del versamento; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.